L’analisi sull’andamento dei prezzi fino al 2025 di Scenari Immobiliari. Roma soffre meno insieme al luxury.
Il mercato immobiliare continua a rappresentare uno degli asset più importanti del nostro Paese e merita, per questo, una maggiore attenzione da parte delle istituzioni, soprattutto se si considera il peso che il Real Estate ha sul PIL. In tal senso, di grande importanza appaiono le recenti dichiarazioni del presidente dell’associazione Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa: “occorre varare misure finalizzate a incentivare l’investimento immobiliare da parte delle società, in particolare nel settore residenziale, anche rivedendo impostazioni della normativa tributaria che, oltre ad essere prive di razionalità, hanno dimostrato nel tempo di ostacolare tale obiettivo, ma anche snellire la normativa sui contratti di locazione ad uso diverso dall’abitativo e proteggere gli affitti per salvare le attività”.
Le dichiarazioni di Spaziani Testa evidenziano un sentiment sempre più diffuso sullo stato del mercato immobiliare, soprattutto in relazione a questo particolare momento di difficoltà post lockdown.
L’avvertimento dell’analisi “Valutare l’Incertezza”, realizzata da Scenari Immobiliari, presentata lo scorso 23 giugno dal Presidente Mario Breglia insieme a Stefano Stanghellini (Professore ordinario di estimo già Presidente della società italiana di estimo e valutazione), evidenzia una curva discendente con un progressivo ritorno alla crescita nel 2025.
l’Analisi invita a non sottostimare la ripresa e i ricavi che verranno generati in futuro da investimenti fatti in tempo di covid e pre covid. Come a dire che il timore di investire possa innescare un circolo vizioso capace di concretizzare una sorta di profezia che si autoavvera.
IL CALO DEL FATTURATO 2020
Nonostante la diminuzione del fatturato 2020, -17,9% (dati ancora da confermare) rispetto al 2019 che vedeva, invece, una crescita del 4%, l’immobiliare rappresenta più che mai un bene rifugio, al di là dei dati, che interessa acquirenti nazionali ed internazionali.
In controtendenza, invece, il dato sul fatturato del settore logistico che fa registrare una variazione percentuale del +4% rispetto al 2019. Anche se la crescita rispetto all\\\’anno precedente appare ridotta, nel 2019 era stata infatti del +7,6%.
I DATI ITALIA SUI PREZZI
Per quanto riguarda i prezzi degli immobili residenziali, l’analisi sull’andamento dei prezzi realizzata da Scenari Immobiliari, delinea un 2020 con i livelli in discesa del -2,1% per la vendita e del -3,5% per i canoni di locazione. Il 2021 sarà ancora un anno di discesa per la vendita e le locazioni, rispettivamente -4,2% e -7,3%. La curva riprenderà a salire nel 2023 con i prezzi degli immobili che faranno segnare un +0,5%, mentre segno ancora negativo per gli affitti, -0,3%. Un sostanzioso cambiamento si registrerà dal 2025 con un +5,6% per i prezzi degli immobili e un +3,8% per i contratti di locazione.
ROMA SOFFRE MENO
Per quanto riguarda la Capitale la curva 2020-2025 appare meno drastica. I prezzi degli immobili residenziali nel 2020 ha fatto registrare una flessione dello -0,3%, mentre restano invariati i canoni di locazione. Nel 2021 i prezzi dovrebbero far registrare una discesa del -2,0% e -1,5% per i canoni di locazione. Nel 2022 la Capitale farà già registrare un dato positivo con una risalita dello 0,7% per i prezzi del residenziale e dello 0,5% per i canoni di locazione .
E il mercato degli immobili di lusso? Secondo Andrea Barbera, Broker owner di Barbera Group International Real Estate il mercato del Luxury Real Estate, è un mercato più reattivo e meno deflattivo. “Gli effetti della pandemia hanno avuto ripercussioni solo marginali sul nostro comparto, almeno per il momento”. Una flessione delle transazioni e dei prezzi investirà, seppur in maniera meno pesante anche il mercato del Luxury. “Al di là del dinamismo post lock down al quale stiamo assistendo – ha precisato Andrea Barbera – questo deve essere considerato il risultato di uno stock di richieste preesistenti e contratte durante la chiusura. Credo quindi che anche il luxury sarà, seppur in minor misura, investito da un trend negativo. Come in altri momenti di difficoltà degli asset immobiliari, però, assisteremo ad una maggiore reattività del comparto del Global Luxury”. Quanto ai tempi della ripresa, Barbera prevede un\\\’inversione di tendenza già a partire dal 2022/2023.
LA PERCEZIONE DELLA CASA
I mesi di lockdown hanno prodotto una maggiore consapevolezza di quelli che sono i bisogni primari delle famiglie. La casa e il modo di vivere gli spazi interni ed esterni, i servizi e le comodità offerte dal quartiere e molto altro. Il cambiamento verso l’immobiliare non può essere ridotto soltanto ad una flessione temporanea del fatturato e dei prezzi ma deve essere analizzato positivamente rispetto a quella che rappresenta una nuova richiesta del mercato. Se le tendenze verso il green, la sostenibilità e tutte le smart things legate ai nuovi modelli dell’abitare fanno già parte del nostro presente, questa situazione di lockdown non ha fatto che amplificarne il bisogno e di conseguenza la necessità di un investimento immobiliare che le rispecchi appieno.
REDDITO DELLE FAMIGLIE
A rappresentare un fattore “X” sui tempi della ripresa insiste una situazione più generalizzata che riguarda il reddito delle famiglie. E’ verosimile che un minor reddito da lavoro andrà ad incidere sul potere d’acquisto e conseguentemente sull’incontro di domanda e offerta sui prezzi. Una situazione che riguarderà il settore abitativo sia degli acquisti che delle locazioni.