I prezzi delle case continuano a crescere ma restano indietro rispetto alla media europea. Per il 2022 il Real Estate promette performance sempre più interessanti.
Il mercato immobiliare sta per chiudere un anno davvero interessante. Contro tutte le previsioni che si erano abbattute sul Real Estate ad inizio pandemia, il 2021 allontana definitivamente le ombre di una “recessione” del mercato e il 2022 si appresta a proseguire sulla strada della crescita.
DATI ISTAT: PREZZI IN AUMENTO
Per quanto riguarda i prezzi, i dati dell’Istat mostrano un aumento dei valori sia del mercato del nuovo che degli immobili usati. Secondo le stime preliminari Istat, nel III trimestre 2021 l’indice dei prezzi delle case (Ipab) mostra un aumento dell’1,2%, rispetto al trimestre precedente, e del 4,2% nei confronti dello stesso periodo del 2020 (era +0,4% nel secondo trimestre 2021). Per quanto riguarda il focus tra vecchio e nuovo, le abitazioni nuove passano dal +2% (registrato nel II trimestre) al +3,9%, mentre i prezzi delle abitazioni esistenti (che hanno un peso per più dell’80% sull’indice aggregato) aumentano del 4,2%, un risultato davvero notevole se si considera che nel trimestre precedente erano rimasti stabili.
Una performance davvero interessante è, invece, rappresentato dall’andamento delle compravendite che, seguendo in trend positivo dell’aumento dei prezzi, mostrano volumi in crescita del 21,9% (variazione tendenziale registrata nel III trimestre 2021 dall’Osservatorio del mercato immobiliare delle Entrate)
LA MEDIA EUROPEA E’ ANCORA LONTANA
L’acquisto di una nuova casa in Italia è davvero favorevole anche in considerazione di una media europea dei prezzi delle case. Se l’apprezzamento del patrimonio immobiliare italiano, soprattutto per una tipologia di case di livello medio-alto è in ripresa, il confronto con il resto delle capitali europee mostra un gap elevato. In Italia la media dei prezzi compresa nel decennio 2010-2020 mostra un divario del 15%, con l’Europa, dove i prezzi corrono mostrando una rivalutazione del 26%.
Questo, però, ha anche un lato positivo, traducendosi in un dinamismo negli scambi. Dinamismo che ha sospinto la crescita dell’ultimo periodo. Insomma comprare casa in Italia è un investimento interessante, anche per gli stranieri.
A raccontare il trend dei prezzi è stato il rapporto di Housing in Europe 2021 di Eurostat che traccia il trend di un paese che sta uscendo dal decennio più difficile del mercato immobiliare italiano, quello compreso dal 2010 e il 2020.
MERCATO IMMOBILIARE NEL 2022
Il mercato immobiliare nel 2022 proseguirà con ogni probabilità con il vento in poppa. Ci sono diversi segnali che indicano performance davvero straordinarie. Da una parte ci sono le richieste dei clienti. La pandemia, in totale contrasto con le previsioni degli analisti, ha sospinto il mercato mettendo sotto i riflettori i limiti di unità immobiliari poco adatti alle esigenze del momento, o facendo riflettere sui punti deboli delle proprie case. La visione della casa è cambiata ed ora sono gli immobili di qualità a guidare la ricerca di famiglie e investitori. Il 2022 continuerà quindi ad implementare il gap tra gli immobili di livello medio-basso e gli immobili di qualità ed, ovviamente, quelli che rientrano nella categoria di lusso. Dagli spazi esterni, alla privacy, dalle prerogative uniche di alcuni quartieri, alla sempre maggiore attenzione per l’ambiente e la classe energetica, il nuovo corso dell’immobiliare si va delineando sempre più.
Un altro punto che apre ad un 2022 dell’immobiliare florido è rappresentato dai tassi di interesse che, seppur si muovono verso l’alto, restano molto favorevoli e ben lontani da quelli del periodo più buio del mercato immobiliare. Con ogni probabilità la politica dei bassi tassi di interesse proseguirà anche in questo 2022. Gli indici Eurirs, tasso fisso, da inizio 2021 sono passati da -0,02% a 0,5%, tornando sulla soglia dell’1%, percentuale che non vedevamo dal 2019, mentre gli Euribors (tassi variabili), potrebbero crescere, secondo le previsioni, fino a quota 0,3% per settembre 2023. Abbiamo parlato dell’andamento dei tassi dei mutui e delle rassicurazioni della Governatrice della Bce, Christiane Lagarde, nell’articolo precedente.
E se Mario Draghi incassa il plauso del Fondo Monetario Internazionale e quello del neo presidente Statunitense, Joe Biden, il merito è anche di una crescita del Paese che si attesta oltre il 2%, nel III trimestre dell’anno. Un dato che crediamo si ripercuoterà positivamente anche sul mercato immobiliare, sospingendo la fiducia di famiglie e investitori verso il mattone, un asset class di riferimento e un bene rifugio al pari dell’oro.
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