COMPRARE CASA: MUTUI ANCORA FAVOREVOLI 

I tassi dei mutui favorevoli hanno sostenuto il mercato immobiliare dell’ultimo periodo ma l’inflazione sta riprendendo la sua corsa rilanciando la battaglia tra Eurirs e Euribor.

Se state valutando di comprare casa, questo è il momento di tenere sotto controllo l’andamento dei tassi di interesse sui mutui. Secondo la nota di marzo pubblicata dall’Abi, a febbraio 2021 i tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento si mantengono su livelli particolarmente bassi, facendo registrare una dinamica sul tasso medio sul totale dei prestiti in discesa al 2,24% (era al 2,26% il mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007). Mentre il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è in lieve rialzo all’1,30% (era all’1,27% a gennaio 2021, e al 5,72% a fine 2007). Una variazione piuttosto bassa ma che lascia spazio all’interrogativo sul futuro mutui per l’acquisto della prima casa. 

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La domanda che dobbiamo porci non è quanto saliranno i tassi di interesse sui mutui ma, piuttosto, per quanto tempo ancora rimarranno così bassi? 

Uno dei fattori economici che ha sostenuto il mercato immobiliare è sicuramente rappresentato dalla stabilità dei tassi di interesse sui mutui che è rimasto ai minimi storici.

Una operazione che ha influito positivamente anche sulla ripresa delle transazioni immobiliari, di cui abbiamo scritto nel precedente articolo e dove a spiccare è il dato che riguarda Roma dove si è registrata la seconda migliore performance del periodo. 

Tra gennaio e marzo l’innalzamento dei rendimenti obbligazionari sugli Eurirs, il parametro sul quale si basa il costo dei mutui a tasso fisso, ha portato ad un rialzo dei tassi. Per quanto riguarda, invece, l\\\’indice Euribor, riferimento per i tassi variabili, la situazione è da 3 mesi stazionaria -0,5%.

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Secondo gli esperti del mercato i lievi rialzi, che vedono anche un intervento diretto delle banche per mantenere l’offerta ai minimi, testimoniano un primo segnale di una inflazione che tornerà a correre. Le condizioni ultra favorevoli degli ultimi anni non sembrano quindi destinate a durare per molto tempo. 

Fisso o Variabile? le quotazioni del momento

Al momento, la sfida tra Fisso e Variabile vede il secondo più vantaggioso del primo per una manciata di spiccioli in più sulla rata, circa 9 euro e 22 euro in meno, rispettivamente per un mutuo a 20 anni e 30 anni pari a 120 mila euro (su un immobile del valore 200 mila euro). Percentuali alla mano il tasso fisso si attesta allo 0,71% a 20 anni e l’1,13% a 30 anni. Confrontato con l’offerta del Variabile per lo stesso prestito richiesto il costo sarà di 0,53% a 20 anni, e 0,71% a 30 anni

Se confrontiamo gli aumenti con i tassi di 6 mesi fa il tasso fisso ha fatto registrare un aumento di 10 centesimi su un mutuo ventennale e di 17 cent su quello trentennale. 

Tuttavia la realtà è che se l’offerta dei prodotti finanziati fosse strettamente legata alle quotazioni i mutui a tasso fisso costerebbero di più, mentre il differenziale tra i due tassi è ben più esiguo e questo perchè gli istituti bancari intervengono direttamente tagliando questo spread. Probabilmente i clienti a tasso fisso rappresentano un\\\’opportunità migliore. 

Per quanto riguarda il futuro dei mutui a tasso variabile, che rappresenta una fetta di mercato tra il 5 e il 10%, secondo gli analisti dovrebbe mantenere il segno negativo fino al 2025. 

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