Come cambiano le preferenze di acquisto di un immobile in relazione ai nuovi trend lanciati dalla pandemia?
Se nella scelta di una nuova casa ha sempre influito in maniera considerevole la vicinanza al posto di lavoro, oggi, questa relazione sta subendo un’inversione di rotta. Gli effetti della pandemia hanno innescato un nuovo trend che sta influenzando gli asset immobiliari e che risiede nell’aumento esponenziale dello smart working.
Una casa ben collegata con il posto di lavoro, con le scuole dei propri figli e ben servita dagli esercizi commerciali di prima necessità, ha sempre rappresentato un vantaggio in termini economici e di tempo.
Con lo smart working in aumento, la valutazione del rapporto tra location abitativa e location lavorativa, assume quindi una valenza minoritaria. La scelta di una nuova abitazione non sarà più soggetta alla vicinanza del posto di lavoro ma ad una serie di nuovi vantaggi rappresentati dall’investimento immobiliare, come ad esempio una metratura più ampia, la possibilità di godere di spazi esterni, privati o anche comuni, e quelle prerogative che vanno sotto il nome di smart innovation e legate alla domotica.
Uno dei termini più utilizzati in questi ultimi anni è Wellness Real Estate, un concetto legato a quella riscoperta del benessere personale al quale una nuova abitazione deve rispondere.
Anche i numeri del mercato immobiliare avvalorano queste tesi, mostrando, ad esempio, una flessione considerevole della richiesta di monolocali. A salire nelle preferenze degli investitori, invece, tutte quelle soluzioni con metrature più ampie ma soprattutto con spazi esterni, aree condominiali comuni, vivibili e protette.
Sui monolocali, così come sugli immobili adibiti ad attività ricettiva, pesano certamente tutte quelle restrizioni sanitarie che hanno congelato il mercato degli affitti per gli studenti e per i turisti. Più in generale il settore immobiliare ha fatto registrare, nell’ultimo trimestre, numeri in netto calo, rispetto al 2019.
Tuttavia l’interesse delle famiglie e degli investitori nei confronti del real estate resta tra le forme di investimento preferite, ed ora, questi nuovi trend stanno contribuendo all’andamento positivo del mercato.
“La vivacità del mercato immobiliare – secondo Andrea Barbera, Broker owner dell’agenzia – è dovuta in parte ad uno stock di operazioni pre lock down ma anche ad un nuovo impulso del mercato”.
“Da una parte – ha spiegato ancora Barbera – i mesi passati in quarantena e le disposizioni per contenere la pandemia hanno bloccato le fasi conclusive di molte trattative che, alla riapertura dei rapporti sociali e delle attività lavorative, stanno ora modificando le variazioni percentuali nelle analisi sulle transazioni. Certo non possiamo parlare ancora di un recupero sui dati del 2019 ma c’è un impulso positivo che alimenta il mercato immobiliare”.
A dimostrarlo sono anche i prezzi degli immobili che, soprattutto a Roma, rilevano un lieve aumento. “La nuova tendenza che sospinge il mercato immobiliare sembra scaturire proprio dai mesi passati in abitazioni che risultano non adeguate ai nuovi standard qualitativi, rappresentati oggi da spazi dedicati alla Didattica a Distanza dei nostri figli, allo svolgimento del nostro lavoro da casa, anziché in ufficio, per arrivare alla zona destinata alle gare di cucina e alle aree en plein air dedicate all’attività fisica. Con il lock down è nata una maggiore attenzione all\\\’abitare, ossia a massimizzare il piacere di vivere la casa in compagnia dei propri familiari, mentre prima questo aspetto vedeva meno attenzioni, potendo contare su maggiori attività sociali outdoor. Per questo motivo anche gli investimenti sull’abitazione sono aumentati rispetto al periodo precedente la pandemia proprio in ragione di questo nuovo trend che sta donando al mercato una positiva dinamicità”, ha poi concluso Andrea Barbera.
La nostra casa assume quindi un ruolo più centrale e importante che non è dovuto ad un effetto passeggero riconducibile all’emergenza sanitaria in atto ma ad una evoluzione delle necessità abitative alle quali la pandemia ha sicuramente dato una brusca accelerazione.