Il rapporto di Coldwell Banker Global Luxury \\\”A look at wealth 2020: Affluent Trailblazers\\\”, fotografa il nuovo gruppo di ricchi pionieri che guidano il trend immobiliare degli ultimi periodi.
Qual è lo stato del mercato immobiliare di lusso nel 2020? A fotografare il nuovo gruppo di ricchi pionieri che guidano lo spostamento dei capitali immobiliari negli Stati Uniti è uno speciale rapporto del programma Global Luxury di Coldwell Banker dal titolo \\\”A look at wealth 2020: Affluent Trailblazers\\\”.
Il rapporto delinea tre modelli che guidano il trend dello spostamento degli asset immobiliari in zone decentrate dai centri urbani dal profilo luxury. Si tratta perlopiù di regioni degli Stati Uniti ma le analogie con l’Europa e con l’Italia non sono poi così lontane.
Il prezzo medio delle case unifamiliari di lusso è aumentato del 4,8% da gennaio e il volume delle vendite è raddoppiato da maggio. Secondo il rapporto i principali cambiamenti negli stili di vita dovuti alla pandemia sono responsabili di un aumento della domanda di case unifamiliari più grandi in luoghi che possono offrire più spazio e maggiore libertà.
IL RAPPORTO METTE SOTTO LA LENTE D’INGRANDIMENTO LA “DEMOGRAFIA DELLA RICCHEZZA” IN MERCATI INASPETTATI, RIVELA IL RAPPORTO DI COLDWELL BANKER LUXURY.
Tra le priorità che muovono gli investimenti ci sono la famiglia, gli amici, la salute e il benessere, combinati con altri fattori come lo smart working, un trend che sta mutando le decisioni dei potenziali acquirenti anche in Italia.
Spinti da un cambiamento senza precedenti e dall\\\’incertezza nel 2020, i nuovi potenziali acquirenti di immobili di lusso stanno distogliendo la loro attenzione dalle città e guardando a nuove località in grado di meglio soddisfare le loro esigenze.
Il rapporto si basa sui dati di forniti da WealthEngine, Wealth-X, The Institute for Luxury Home Marketing e altre fonti di terze parti, che hanno fornito gli approfondimenti necessari per analizzare le tendenze in rapido movimento sui cambiamenti demografici mentre sono ancora in evoluzione in questo 2020 dominato dalla pandemia mondiale.
I TRE MODELLI CHE GUIDANO IL CAMBIAMENTO
Esploratori: sono pronti a lasciare la città per una nuova casa nelle periferie americane e in quelle località dove la qualità della vita è più elevata e il potere d’acquisto più elevato. Si tratta di investitori meno interessati allo status e disposti a scegliere residenze di lusso in luoghi dove possono avere scuole migliori per i propri figli, accesso a spazi aperti e una vita sociale più incentrata sulla famiglia.
Questa tipologia di investitori ha un’età inferiore ai 39 anni, con figli e un patrimonio netto di circa 1 mln di dollari. Molti sono imprenditori o dirigenti aziendali o svolgono professioni che consentono loro la flessibilità di lavorare da casa, rendendo più facile per loro vivere più lontano dai principali centri metropolitani.
Nuove Periferie: le nuove periferie sono la scelta preferita di investitori più anziani degli “Esploratori”. In larga maggioranza imprenditori o dirigenti che hanno la necessità di essere a poca distanza dal posto di lavoro in città. Sono mossi dal bisogno di spazi personali più ampi, come cortili privati, una camera da letto per ogni bambino, una doppia stanza uso ufficio per ogni coniuge che lavora, buone scuole e spazi sociali a facilmente godibili. Con patrimoni stimati tra i 5 e 10 mln di dollari, possiedono in molti casi più di una casa.
Resorter: è quella tipologia di investitore attratta da destinazioni di vacanza di livello mondiale. I resorter si stanno dirigendo verso luoghi dove possono godersi uno stile di vita luxury.
L’identikit del “resoter” è quello di mezza età con famiglia e figli in età adulta, possiede almeno due immobili e potrebbe decidere di trasferirsi in una località di vacanza permanentemente anche in risposta alla pandemia. I rivenditori si trovano spesso in una fascia di ricchezza più elevata, oltre i 10 mln di dollari. La maggior parte sono imprenditori affermati con un management intermedio, che gli permette la libertà di lavorare da remoto.
Anche in Italia la ricchezza è chiaramente in movimento
L\\\’italia è certamente un territorio meno esteso e con centri urbani più congestionati, dove il modello americano trova similitudini lontane ma che rispondono ad esigenze comuni, come ad esempio: il benessere personale e familiare, la sicurezza, il lavoro e l’attenzione nella gestione dei patrimoni immobiliari.
“L’Italia e le città metropolitane come Roma – spiega Andrea Barbera, Luxury Specialist e Broker owner dell’Agenzia Barbera – rendono più difficoltoso un ragionamento come quello sui grandi centri statunitensi. Nel nostro Paese, soprattutto nei centri nevralgici della politica e dell’economia, stiamo assistendo ad uno spostamento delle asset class immobiliari verso proprietà che meglio rispondono alle nuove esigenze degli investitori. Quello che noi esperti del Global Luxury stiamo notando è che c\\\’è un maggiore investimento sull\\\’abitare. Un aumento in termini pro capite, ossia: se prima sulla casa si era disposti ad investire 10, oggi la disponibilità delle risorse per l’investimento immobiliare sono salite a 12 per ottenere quei plus che dopo l’esperienza del lock down sono diventati fondamentali. Una maggiore valorizzazione dell\\\’abitare, appare comprensibile nella misura in cui prima si viveva la propria casa molto meno. Oggi soprattutto i clienti del Global Luxury, hanno preso coscienza di quanto la casa non debba rispecchiare solo uno status o avere la sola funzione di rappresentanza ma un posto da vivere più intensamente di prima. Oggi, quindi, l’inversione di tendenza corrisponde ad un upgrade immobiliare. Nel centro di roma, ad esempio, continuerà ad aumentare la richiesta di attici, di piani terra con giardino, scelte che rispetto a prima venivano sottovalutate. Il modello di abitudini sociali sacrificava queste prerogative in favore di week end fuori o in seconde case. Anche le seconde case stanno tornando in voga perchè rispondono perfettamente a quella voglia di evasione, prima sottovalutata”.